I droni sono impiegati in modo sempre più crescente sia nell’ambito della sicurezza militare ma anche in ambito civile.
Proprio in quest’ultima categoria, ossia nelle operazioni di sicurezza civile, i sistemi a pilotaggio remoto vengono utilizzati in operazioni specializzate per la sorveglianza ed il monitoraggio di infrastrutture, come ponti, viadotti, dighe, etc…
Tali interventi sono necessari per rilevare eventuali cedimenti o perdite al fine di prevenire disastri umani ed ambientali, sia per eseguire e programmare manutenzioni.
Importanti sono anche i rilievi in campo industriale per il monitoraggio di impianti di produzione, di impianti elettrici, di condotte per il trasporto di gas e negli impianti tecnologici (es. antenne telefonia mobile, ponti radio, antenne trasmissione radio/TV).
In materia di security, invece, i droni giocano un ruolo importante e strategico nelle operazioni di soccorso in zone colpite da calamità naturali come frane, terremoti, esondazioni ed alluvioni;     
sia nelle operazioni di controllo urbano al fine di individuare spostamenti non consentiti, o  per sorvegliare il territorio.
Tutti questi ambiti di impiego    sono molto delicati e prevedono che tali operazioni vengano svolte da piloti tecnicamente preparati che abbiano frequentato specifici corsi di addestramento, studiando la normativa vigente, conoscendone i limiti, e che abbiano infine ottenuto l’attestato di pilota professionista rilasciato dall’Enac (ente Nazionale per l’Aviazione Civile).

Le attività di ricognizione permettono una visione più ampia del luogo di interesse. Si rivelano come uno strumento decisivo quando il tempo diventa determinante per compiere azioni di soccorso, come ad esempio, nel ritrovamento o soccorso di persone scomparse o per garantire la sicurezza di operazioni in aree interdette.     

Nelle missioni di ricognizione, effettuate a quote autorizzate ed accessibili, è possibile ottenere una visuale d’insieme dei luoghi controllati ottenendo un insieme di immagini georeferenziate.

Le soluzioni professionali di ricognizione facilitano l’analisi immediata delle zone sottoposte a controllo. Grazie ai dati telemetrici e di riscontro visivo è possibile ottenere in tempo reale informazioni che permettono di anticipare azioni di intervento a terra o coadiuvare il coordinamento operativo delle squadre di soccorso.
L’impiego di sensori infra-termici, ad esempio, può permettere di passare dalla visione classica dell’immagine ad una visione termica. Questa funzione è essenziale per valutare gli accessi a zone impervie, per rilevare differenze di calore, individuando focolai, o seguire l’avanzamento del fronte di fiamma prevenendo l’estensione dei roghi e permettendo ai corpi di intervento dislocare al meglio le risorse di soccorso.

Raccogliere dati ed informazioni per pianificare al meglio l’intervento.
Le squadre operative possono agire predisponendo un piano di interventi dopo aver valutato i rischi ed aver visionato lo scenario in cui dovranno intervenire. Le immagini georeferenziate saranno immediatamente disponibili e consultabili in diretta attraverso uno smartphone o un tablet connesso al drone e le informazioni consultabili costituiscono così un importante strumento di “decision making” per attivare e coordinare le squadre di intervento che prestano soccorso.